In occasione del Salone Nautico di Tulln (Austria) il cantiere Avila insieme a Suzuki hanno annunciato di voler siglare un nuovo primato di velocità per il Gruppo B Endurance, impiegando il minor quantitativo di carburante possibile.
[Best_Wordpress_Gallery id=”23″ gal_title=”SUZUKI-Round Italy 2017″]
L’impresa verrà tentata durante il Round Italy 2017, lungo la rotta Montecarlo-Venezia, su un gommone a chiglia rigida dotato di due motori fuoribordo. Una sfida senza precedenti con un simile allestimento nautico sul quale salperà, rendendola ancora più ardua, un equipaggio interamente costituito da dilettanti. Saranno quindi esclusi i professionisti della nautica o quanti abbiano già preso parte a simili imprese.
Il cantiere Avila per questa prova schiererà come battello il Tuono che differisce dal modello di serie solo per il potenziamento della strumentazione elettronica.
Alla motorizzazione ha invece pensato la Suzuki con due eccellenti DF200AP. Un’accoppiata battello-motori sicuramente azzeccata che è stata ampiamente collaudata sia nella versione militare che ha visto la genesi del Tuono che in quella da “diporto”.
Questo propulsore con un volume di 2.867 c.c è un fuoribordo pluridecorato dalle eccellenti qualità tecniche, vera punta di diamante tra i “quattro cilindri” prodotti dalla Casa giapponese. Grande efficienza termica ed elevate prestazioni sono assicurate dal sistema di fasatura variabile delle valvole a cui si aggiungono un rapporto di compressione esagerato (10,3:1) ed alti valori di coppia a bassi regimi, condizioni ideali per garantire accelerazioni letteralmente fulminee.
Ma il fiore all’occhiello del Top di gamma Suzuki è sicuramente il “Lean Burn”. Un sistema volto ad ottimizzare al massimo la resa abbattendo le emissioni ed i consumi. Una centralina a 32 bit analizza i parametri forniti dai sensori dislocati nelle varie parti del motore stabilendo il giusto apporto di benzina in relazione all’aria necessaria per una combustione ottimale.
Oltre a migliorare le prestazioni, si ha un sensibile risparmio di carburante rispetto ad un propulsore V6 di pari potenza, fino al 32,6% con regimi intorno ai 5000 giri/minuto. Per questo record, dove la velocità non basta, il “Lean Burn” si dimostra un vero asso nella manica.
Ora a tutti gli appassionati di nautica non resta che aspettare, col fiato sospeso, la fatidica tratta Montecarlo-Venezia.